La rosacea è una malattia cronica della pelle che, attraverso differenti fasi di acutizzazione, danneggia progressivamente e in misura significativa la cute. L’esatta causa della rosacea è ad oggi ancora sconosciuta, sembra tuttavia che il fattore scatenante sia da ricondurre a delle infiammazioni e a una predisposizione genetica. Agli esordi della malattia svariati fattori irritanti causano continui arrossamenti recidivanti della cute del viso, che tuttavia si risolvono rapidamente. A scatenare tali arrossamenti del viso possono essere i raggi UV, gli agenti chimici contenuti nel sapone o nei cosmetici, il caldo o il freddo, il cibo piccante, le bevande calde, l’alcol o lo stress psicologico. Spesso gli arrossamenti interessano le guance, il naso, il mento e la fronte, risparmiando solitamente le aree attorno alla bocca e agli occhi. Allo stadio avanzato della patologia, il rossore può divenire persistente (eritema) e manifestarsi accompagnato da un’evidente dilatazione dei capillari (grado di severità I, rosacea eritemato-teleangectasica).

Al grado di severità II (rosacea papulo-pustolosa), si formano piccoli noduli e vescicole con pus. Queste papule e pustole si manifestano spesso in concomitanza con bruciore o dolore acuto.

Nella rosacea ghiandolare o iperplastica (grado di severità III) si sviluppano escrescenze formate da ghiandole sebacee e tessuto connettivo (iperplasia). Soprattutto negli uomini, può verificarsi un ispessimento bulboso del naso (rinofima), spesso erroneamente interpretato come «naso da ubriacone».

In alcuni pazienti, la rosacea si manifesta anche con diversi sintomi oculari, quali la sensazione della presenza di un corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione o bruciore come pure arrossamento dell’orlo palpebrale (rosacea oftalmica). Questi sintomi si scatenano talvolta prima delle alterazioni cutanee e per tale motivo spesso non vengono riconosciuti.

I sintomi della rosacea oggi sono ampiamente gestibili, tuttavia non esiste ancora alcun metodo di trattamento che riesca a curarla in via definitiva. Le diverse opzioni terapeutiche comprendono da un lato interventi a livello locale, quali ad esempio gel, lozioni e creme dermatologiche per il trattamento regolare e costante delle aree cutanee colpite. Questi strumenti terapeutici vengono impiegati soprattutto negli stadi precoci della malattia e nelle forme più lievi di grado I e II. In presenza di rosacea di grado II e III si raccomanda inoltre, d’altro lato, un trattamento sistemico (dall’interno), di norma mediante terapia antibiotica in compresse.

È opportuno l’impiego di prodotti cosmetici per la cura e la pulizia della pelle per un effetto conservativo di supporto. Per i pazienti affetti da rosacea è particolarmente importante scegliere prodotti cosmetici adatti alle condizioni e alle specifiche esigenze della pelle del viso colpita tendente facilmente alle irritazioni. Vi è infine la possibilità di coprire gli arrossamenti con il make-up o con creme emollienti colorate. Tuttavia, in caso di rosacea, è sempre opportuno scegliere i prodotti per la cura della pelle e il make-up previa consultazione con il medico curante.

In caso di rosacea incipiente si dovrebbe assumere due volte all’anno per 6 ettimane consecutive il No 3 Ferrum phosphoricum, dall’effetto antinfiammatorio e afforzante del sistema immunitario. In caso di rosacea già presente si rivela molto fficace il minerale depurativo No 10 Natrium sulfuricum. Papule, pustole e macchie compaiono con un’assunzione costante e prolungata nel tempo. Il No 5 Kalium hosphoricum dona energia alle cellule in questo modo contrasta la debolezza della pelle. Il No 6 Kalium sulfuricum funge da rigenerante e viene utilizzato spesso per e malattie croniche della pelle. Nella preparazione contro la rosacea rientrano anche l No 11 Silicea per il rafforzamento della pelle e il No 9 Natrium phosphoricum che egola l’equilibrio acido-base e che permette dunque una migliore guarigione delle irritazioni della pelle. Leggeri impacchi con questi sali calmano e rafforzano la pelle nche da fuori.