Medicare le ferite

Probabilmente siete già in grado di medicare e curare le ferite di minore entità, come abrasioni e tagli superficiali o ustioni lievi. L'automedicazione è una pratica corretta, tuttavia bisogna sapere come trattare una ferita nel modo più appropriato affinché possa rimarginarsi rapidamente senza lasciare inestetiche cicatrici. Parimenti occorre rendersi conto di quando è opportuno consultare un medico al fine di prevenire un'infezione o un danno grave alla pelle.

Definizione

Causa Tipo di lesione Descrizione
Meccanica Taglio

Causata da oggetti contundenti, produce ferite con margini netti.

Escoriazione

Lesione dello strato cutaneo superficiale in seguito ad
abrasione.

Ferita contusa

Lesione dei tessuti causata da un trauma. I margini della ferita sono spesso lacerati e i tessuti circostanti notevolmente contusi. 

Contusione

Lesione priva di lacerazioni, con compressione superficiale dei tessuti molli causata da un trauma diretto.

Ferita da punta

Lesione provocata da denti acuminati, con elevato rischio
d'infezione a seguito di contaminazione batterica.

Puntura d'insetto

Le punture sono provocate in genere da insetti quali api, vespe, zanzare o calabroni.

Insektenstiche

Insektenstiche werden in der Regel durch Bienen, Wespen,
Mücken oder Hornissen verursacht.

Punta di zecca

Il morso della zecca è in genere innocuo come una puntura di zanzara. Le zecche possono fungere tuttavia da vettori per malattie infettive che possono essere trasmesse anche all'uomo, come la borreliosi e la meningoencefalite da
zecca (TBE).

Vesciche

A causa di uno sfregamento i diversi strati della cute entrano in frizione causando un accumulo di liquidi tissutali e quindi una vescica.

Lesioni da decubito (piaghe)

Distruzione dei tessuti provocata da una pressione continua sulla pelle.

Chimica Ustioni da sostanze acide e alcaline

Distruzione dei tessuti per contatto con acidi, come per l'acido muriatico o l'acido solforico, o ancora per e alcaline effetto di sostanze alcaline.

Termica Ustioni e scottature

Lesione o distruzione dei tessuti per effetto di fiamme, liquidi bollenti o irraggiamento solare intenso. Le ustioni sono catalogate in base a tre gradi di gravità.

Il processo di guarigione s'innesca immediatamente dopo la lesione. Si distinguono quattro fasi della guarigione che in qualche misura si sovrappongono e non possono essere separate rigidamente l'una dall'altra.


Fase essudativa (nelle prime ore)

  • La ferita viene chiusa tramite la secrezione di fibrina, un coagulante prodotto dal plasma sanguigno. In questa fase si forma la crosta che serve a proteggere la ferita dai germi provenienti dall'esterno. Tipicamente compare un edema, una zona gonfia e arrossata nei tessuti circostanti la ferita.


Fase di riassorbimento (1°–3°giorno)

  • Fase di pulizia: alcune cellule del sistema immunitario chiamate macrofagi migrano nel tessuto lesionato e rimuovono detriti cellulari, batteri e corpi estranei.


Fase proliferativa (4°–7° giorno)

  • Fase di riparazione: alcune cellule specifiche del tessuto connettivale, i fibroblasti, producono collagene e risanano la ferita.


Fase di epitelizzazione (dal 8° giorno)

  • Formazione di tessuto cicatriziale definitivo; la superficie cutanea si rinnova. Il tessuto cicatriziale non è provvisto di ghiandole sebacee o sudorifere e si distingue dal resto della cute per il suo colore bianco-perlaceo.

Diversi fattori, sia esogeni che endogeni, possono esercitare un influssopositivo o negativo sul processo di guarigione.

Fattori positivi

  • Ferita non infetta
  • Ambiente umido
  • Bendaggio ottimale
  • Mantenimento della temperatura corporea nella zona lesa
  • Assenza di tensione lungo i margini della ferita

Fattori negativi

  • Infezioni locali
  • Diabete
  • Sistema immunitario depresso
  • Immobilizzazione
  • Problemi circolatori
  • Infezioni in corso nel corpo
  • Sollecitazioni meccaniche
  • Medicinali immunosoppressori o anticoagulanti
  • Carenza di zinco

Guarigione per prima intenzione
I margini della ferita sono netti e i lembi accostati, la cicatrizzazione avviene in tempi relativamente rapidi. Questo è il caso ad esempio delle ferite operatorie, delle ferite da taglio o delle escoriazioni superficiali. Ricostituendosi, le cellule cutanee chiudono la ferita, sempre che la regione disponga di una
buona irrorazione sanguigna e che la ferita sia pulita e non infetta.

Guarigione per seconda intenzione
Quando i lembi non sono accostati o è venuta a mancare sostanza tissutale, il processo di guarigione richiede tempi più lunghi e la ferita è più vulnerabile alle infezioni. La sostanza mancante deve essere rigenerata tramite granulazione, ovvero la formazione di nuovi tessuti, prima che si possano formare le cellule della pelle in grado di chiudere la ferita.

In generale è consigliabile indossare dei guanti prima di medicare una ferita. I guanti proteggono voi dalle infezioni e nel contempo impediscono il passaggio involontario di germi nella ferita. Prima di cominciare la medicazione, vi consigliamo di distendere l'apposito materiale su una superficie di appoggio pulita.

Ferite piccole e superficiali
Abrasioni superficiali, scottature lievi o tagli poco profondi devono essere disinfettati con un disinfettante liquido o spray, utilizzando all'occorrenza un tampone o una garza sterili per detergere la ferita. Le ferite con molte impurità devono essere sciacquate bene sotto l'acqua corrente tiepida. Successivamente va applicato un cerotto che mantiene pulita la ferita e protegge da contatti dolorosi. Osservate la ferita e, in presenza di rossore, disinfettate periodicamente ricoprendola ogni volta con un cerotto. Se la ferita appare gonfia, arrossata e dolente, è opportuno consultare un medico poiché sussiste un rischio di setticemia.

Suggerimento
Se il cerotto o la benda aderisce alla ferita, cospargete la zona con una soluzione salina sterile e attendete alcuni minuti prima di rimuovere la medicazione.

Ferite con emorragia
Se la ferita sanguina copiosamente, potete intervenire come primo soccorso applicando un bendaggio compressivo: ponete diverse compresse sulla ferita e avvolgetele una o due volte con una garza. A questo punto premete con un rotolo di bende sul punto leso e avvolgete strettamente le bende con la garza. Attenzione: non stringete troppo la benda fino ad impedire la circolazione nella parte lesa. Dopo questa medicazione di emergenza, interpellate un medico. 

Ferite da taglio e ferite da punta profonde
In caso di ferite e lesioni profonde provocate da oggetti molto sporchi dovreste rivolgervi sempre a un medico. Attraverso la ferita, i germi possono penetrare in profondità nel tessuto e proliferare. Eventualmente potrebbe essere necessaria una vaccinazione antitetanica. Di norma sono già vaccinati tutti, ma un richiamo dovrebbe essere ripetuto ogni dieci anni. Ove opportuno, il medico può somministrare la vaccinazione antitetanica anche se l'ultima vaccinazione risale a meno di dieci anni prima. In attesa dell'intervento del medico, coprite la ferita con compresse sterili o un cerotto. 

Contusioni
In caso di contusioni lievi, la parte interessata deve essere messa a riposo e raffreddata, in modo da lenire il dolore e ridurre il gonfiore. Per raffreddare è possibile utilizzare acqua fredda, uno spray refrigerante o gli appositi cuscinetti ripieni di gel (cold-hot pack). Inoltre è possibile applicare pomate e gel che hanno un effetto rinfrescante, lenitivo e antinfiammatorio.

Ferite da morso
I morsi di animali possono provocare ferite pericolose. Queste ferite vengono contaminate dai germi tramite la saliva e tendono a infiammarsi. Inoltre possono suppurare e l'infezione può diffondersi nel corpo. Le ferite da morso possono essere anche molto profonde e raggiungere un osso o un'articolazione. Anche nel caso di ferite da morso è indicata una visita immediata dal medico, al fine di verificare l'immunità al tetano e alla rabbia. Dall'aspetto esteriore è spesso difficile valutare la gravità della lesione. In attesa dell'intervento
del medico, coprite la ferita con compresse sterili o un cerotto.

Punture d'insetto
Le punture d'insetto provocano in genere soltanto una reazione locale. Subentra un arrossamento e gonfiore dei tessuti che può essere doloroso. In ogni caso è opportuno disinfettare la zona punta. L'applicazione di ge rinfrescanti e lenitivi può inoltre contribuire ad alleviare i sintomi. Le persone che mostrano reazioni allergiche alla puntura di api o vespe dovrebbero portare sempre con sé dei medicinali di pronto soccorso. Sussiste pericolo di vita nel caso di punture in bocca o in gola, che possono ostacolare la respirazione. In questo caso dovreste recarvi da un medico prima che le difficoltà respiratorie si aggravino.

Punture di zecca
Una puntura di zecca è in genere innocua, anche se alcune ore o giorni dopo la puntura è possibile che si sviluppi una lieve reazione cutanea locale con prurito. Il problema delle zecche è che possono trasmettere alcune malattie infettive. Le più importanti tra queste sono la borreliosi batterica di Lyme e la meningoencefalite virale (TBE). La borreliosi di Lyme si manifesta inizialmente con un'eruzione cutanea locale che si estende a cerchio attorno al punto della puntura e permane diverse settimane. Se osservate questa eruzione dovete consultare un medico per effettuare una terapia antibiotica contro l'infezione. La meningoencefalite è una malattia infettiva virale trasmessa dalle zecche che si manifesta con sintomi simili all'influenza. Attualmente non esiste alcuna terapia contro questa malattia ed è possibile curare solo i sintomi. Esiste tuttavia un vaccino contro la TBE.

Le zecche vanno rimosse immediatamente, perché il rischio di trasmissione della borreliosi aumenta nel tempo. Per staccare la zecca potete usare delle normali pinzette oppure un'apposita pinzetta per le zecche. La zecca deve essere afferrata il più vicino possibile alla cute, estraendola con decisione e senza schiacciare il parassita. Disinfettare in seguito la zona del morso. 

Suggerimento
Prendete nota del giorno in cui siete stati punti dalla zecca e mantenete la zona sotto osservazione nelle settimane successive. Se dovessero comparire febbri in questo periodo, informate il vostro medico.

Scottature
Temperature elevate, fiamme aperte, liquidi bollenti, correnti elettriche, raggi ionizzanti e raggi solari possono provocare scottature alla pelle. Oltre a subire la necrosi delle cellule epiteliali, la zona danneggiata rilascia sostanze messaggere che in caso di ustioni gravi possono scatenare una reazione infiammatoria in tutto il corpo.

Le scottature si infettano e si infiammano con facilità. Per questo si consiglia di curare da soli soltanto le scottature poco estese e superficiali, tenendo la zona esposta sotto un getto di acqua corrente fredda per circa cinque minuti. Le ustioni di primo grado possono essere medicate con una pomata. In caso di ferita aperta, sciacquare con un disinfettante e coprire applicando un cerotto.

Le scottature guariscono prima e lasciano pochi segni se la zona lesa viene mantenuta umida. Sono indicati i bendaggi con gel o le medicazioni specifiche per le ferite che favoriscono la guarigione in ambiente umido.

Per bruciature più estese è preferibile sottoporsi a una visita presso il medico. In caso di ustioni o scottature su neonati o bambini piccoli, è meglio recarsi sempre dal pediatra. Le scottature sono particolarmente pericolose in giovane età.

Le ustioni sono classificate in tre diversi gradi a seconda della loro profondità:

Ustione di primo grado

  • È coinvolto solo lo strato più superficiale dell'epidermide. La pelle è arrossata, secca, gonfia e dolente. La ferita guarisce solitamente da sola nel giro di qualche giorno senza lasciare cicatrici.

Ustione di secondo grado

  • L'ustione ha danneggiato sia l'epidermide che il derma sottostante. Quando si estende solo agli strati superficiali del derma (grado 2a), la pelle appare rossastra con vesciche. La ferita essuda e le vesciche sono piene di siero. Se l'ustione ha raggiunto il derma più profondo (grado 2b), la pelle tende a essere più secca e si formano meno vesciche. Se si preme lievemente la zona ustionata, la pelle risulta dura al tatto. Un'ustione di grado 2a guarisce generalmente senza lasciare cicatrici o comunque con cicatrici poco vistose. Le ustioni di grado 2b lasciano in genere una cicatrice chiaramente visibile.

Ustione di terzo grado

  • L'ustione si estende per tutto il derma ed espone il tessuto adiposo sottocutaneo. È possibile che siano lese anche le strutture sottostanti come muscoli, tendini, nervi, vasi sanguigni oppure ossa. L'aspetto della pelle può essere biancastro, rossastro, marrone o carbonizzato. La ferita è secca e coriacea, non si formano vesciche.
Ustioni chimiche
Le ustioni chimiche sono causate da sostanze acide o basiche come ad esempio detersivi per il bucato o detergenti per la pulizia della casa, e provocano danni cutanei simili a quelli causati dalle scottature. Le ustioni chimiche richiedono sempre l'intervento di un medico. Come primo soccorso occorre rimuovere con cautela i vestiti contaminati, sciacquare la zona con acqua fredda corrente per 10 - 15 minuti e applicare una benda. In caso di contatto con gli occhi, sciacquare con acqua corrente per 10 minuti tenendo l'occhio sempre aperto. In caso di ustioni chimiche a bocca, esofago, stomaco: bere acqua a piccoli sorsi. Non stimolare il vomito. Allertare sempre il medico o il servizio di soccorso.
Cicatrici
Le cicatrici si formano durante il processo di guarigione delle ferite. Una ferita medicata bene ha meno probabilità di lasciare cicatrici permanenti. Se si dovesse formare comunque una cicatrice, è determinante effettuare un trattamento corretto come quello descritto qui di seguito affinché rimanga soltanto un segno sottile, pallido e non doloroso.

  • Evitate di sottoporre il tessuto appena cicatrizzato a trazioni e non indossate capi d'abbigliamento stretti che causano sfregamento. La pelle guarisce al meglio quando non viene sottoposta a sfregamenti.
  • Non esporre le cicatrici recenti ai raggi solari. Nelle prime settimane evitate quindi l'esposizione al sole e i lettini solari. In caso contrario, la cicatrice rischia di assumere una tonalità scura permanente. Qualora non fosse possibile evitare l'esposizione al sole, applicare una crema solare con un grado di protezione elevato o coprire la cicatrice con un cerotto o un capo d'abbigliamento.
  • Prendetevi cura della cicatrice fresca. Una crema idratante e un massaggio delicato possono favorire la guarigione.
  •  Esistono anche cerotti specifici per le cicatrici, prodotti in genere a base di silicone, che vanno applicati ogni giorno per almeno due mesi. Sono disponibili anche pellicole e cuscinetti di gel che servono a ridurre e ammorbidire le cicatrici ipertrofiche, favorendone la guarigione. Questi prodotti sono indicati anche per migliorare l'aspetto estetico di cicatrici operatorie recenti. Il cerotto specifico può essere applicato sulla cicatrice in formazione non appena la ferita è completamente rimarginata.

Le lesioni che si verificano con maggiore frequenza sono i tagli alle mani, le escoriazioni a braccia e ginocchia e le piccole scottature. È quindi importante sapere esattamente come intervenire per un trattamento corretto al momento dell'emergenza. In questo modo avete le informazioni necessarie per lenire il dolore, evitare complicazioni e favorire al meglio il processo di guarigione.


«Le ferite devono essere lasciate ad asciugare all'aria»
Questa è una credenza molto diffusa, anche se assolutamente sbagliata! Nella fase acuta si fa spesso ricorso ai cerotti fino a quando l'emorragia si arresta. A quel punto ci si affretta a togliere il cerotto per «far prendere aria alla ferita». Invece è importante che la ferita sia mantenuta sempre pulita, protetta e lontano dai germi. Una volta pulita e disinfettata con un prodotto idoneo, la ferita deve essere sempre coperta con un cerotto o una benda. Queta protezione preserva la ferita dalla sporcizia, la mantiene umida e la salvaguarda da eventuali urti. Una ferita lieve necessita la metà del tempo per guarire se viene mantenuta umida.

«I cerotti sono un terreno di coltura per i germi»
Falso. Una ferita che è stata preventivamente detersa e disinfettata viene protetta dal cerotto che impedisce l'ulteriore contatto con i germi. I cerotti odierni in particolare sono impregnati di una soluzione antisettica che favorisce il processo di guarigione.

«Le bende e i cerotti devono essere sostituiti quotidianamente»
Anche questo è falso. Durante il processo di guarigione accade spesso che il cerotto aderisca alla ferita. Sostituendo il cerotto o la benda ogni giorno si rimuovono le nuove cellule appena formate e si rallenta così la guarigione. Nel caso di ferite non infette è preferibile lasciare il cerotto anche per più giorni al fine di non interferire con il processo di guarigione.

«Le scottature devono essere cosparse di talco»
Le scottature lievi vengono spesso cosparse di talco. Il talco però si attacca alla ferita e ne impedisce la guarigione. Non ha neppure senso asciugare la ferita con il talco, perché le ustioni sono anzi spesso troppo secche. Un trattamento in ambiente umido accelera invece la loro guarigione

«Se la ferita prude, significa che sta guarendo»
Vero. È infatti possibile che una sensazione di prurito più o meno pronunciata sia indice di avanzamento del processo di guarigione, poiché il prurito è prodotto dai messaggeri rilasciati nella ferita. In linea di massima il prurito è quindi un segno positivo anche se talvolta fastidioso. La crosta indurita fa tendere la pelle e ciò induce soprattutto i bambini a grattarla di frequente. Con un trattamento umido della ferita è possibile evitare la formazione della crosta e questa sensazione sgradevole. Ma fate attenzione, perché se la ferita appare molto arrossata, purulenta o è accompagnata da un dolore pulsante occorre rivolgersi immediatamente a un medico. Questi segni potrebbero indicare la presenza di un'infezione che richiede un trattamento tempestivo.

«Se la ferita viene curata bene, la cicatrice sarà minore»
Vero. Pulire, disinfettare e medicare accuratamente la ferita con una benda o un cerotto previene formazioni batteriche, contaminazioni e la formazione di una crosta dura sulla ferita. Ciò consente alla ferita di guarire al meglio e si riduce il rischio di cicatrici.

«Una ferita che stenta a rimarginarsi può essere sintomo di malattie gravi»
Vero. Le ferite con un processo di guarigione inaspettatamente lungo possono costituire un segnale d'allarme del corpo. La difficoltà di rimarginazione delle ferite può essere per esempio un sintomo tipico del diabete o indicare un problema di circolazione. Se avete una ferita che non si rimargina, è opportuno consultare per sicurezza un medico al fine di individuare le possibili cause.

Suggerimento
Per proteggere le ferite alle dita esistono cerotti speciali per le falangi o bendaggi tubolari.

Per essere preparati a medicare perfettamente le ferite è opportuno tenere sempre in casa cerotti di dimensioni diverse, bende e disinfettante.

In base alle necessità è possibile utilizzare cerotti resistenti all'acqua, delicati sulla pelle o particolarmente adesivi. I cerotti sono disponibili in formato singolo o in rotoli da tagliare. Il loro uso è indicato su piccole ferite superficiali come tagli, scottature ed escoriazioni.

Per le vesciche sono indicati dei cerotti specifici che formano un cuscinetto protettivo e sono molto elastici. Questi cerotti possono essere utilizzati sia per evitare la formazione delle vesciche, sia per proteggere le vesciche esistenti.  Per le ferite da taglio con margini ravvicinati è possibile utilizzare anche delle strisce di sutura (steri-strip). Queste suture adesive tengono uniti i margini della ferita e rendono più veloce la guarigione. 

I disinfettanti sono disponibili sia in flacone che in spray e sono utilizzati per disinfettare le ferite aperte. Quando la ferita è chiusa e si è formata la crosta, potete passare a una pomata per ferite. La pomata ammorbidisce la pelle e contiene importanti principi attivi che favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Nel caso di ferite più estese è indicata la medicazione con compresse di garze e compresse in gel. Le compresse in gel hanno il vantaggio di non aderire alla ferita e assorbire l'essudato. Queste compresse sono fissate con un cerotto o una garza autoadesiva (utile su braccia e gambe).

Organizzate la vostra farmacia di casa in base alle vostre esigenze, così da essere pronti ad ogni evenienza. Includetevi una lista di controllo, così sarà più semplice verificare di volta in volta gli articoli eventualmente mancanti. Il vostro farmacista Amavita sarà lieto di fornirvi una consulenza completa e di aiutarvi nella scelta dei prodotti.

Recatevi dal medico quando avete una ferita profonda o che sanguina copiosamente,
o ancora se notate arrossamenti, gonfori e dolori che sembrano
indicare un'infezione. Una visita dal medico è indicata anche quando non
siete in grado di detergere la ferita da soli oppure bisogna rimuovere eventuali
corpi estranei.


Numeri di emergenza
È importante memorizzare i numeri di emergenza nel telefono cellulare per averli prontamente disponibili al momento del bisogno:
Servizio di soccorso/emergenza sanitaria 144

  • Rega 1414
  • Vigili del fuoco 118
  • Polizia 117
  • Centro veleni 145


Abbiamo allestito questo opuscolo con la massima cura. I consigli che contiene, tuttavia, non sostituiscono in alcun caso un consulto e un trattamento medico. Vi raccomandiamo di leggere i fogli illustrativi e, in caso di dubbi sulla medicazione delle ferite, di rivolgervi a personale specializzato. La vostra farmacia Amavita è a vostra disposizione per consigliarvi.